Sulle tracce di Carlo Cattaneo

Carlo Cattaneo 1801-1869

Nato a Milano nel 1801, dopo le scuole Carlo Cattaneo studia diritto a Pavia con Gian Domenico Romagnosi e dal 1824 insegna per un decennio nel ginnasio di S. Marta di Milano. In seguito, sia attraverso le pagine del periodico «Il Politecnico» (1839-1862), sia tramite le sue attività e i suoi scritti – come le Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844) – diventa uno dei più importanti fautori del progresso tecnico-scientifico in Lombardia. Si interessa alla costruzione della prima linea ferroviaria italiana Milano-Venezia, all’estrazione di combustibili fossili nel Lombardo-Veneto e promuove altri progetti industriali ed economici di largo respiro.

Veduta-di-Milano_001
Veduta di Milano, incisione di Gabriel L. Lory, 1820.
Carlo-Cattaneo-giovane_003

«Le arti utili crescono lente, ma sono perseveranti conservatrici dei compiuti progressi; l’uomo si avanza dal nuoto alla navigazione, dal remo alla vela, e non dimenticherà l’aratro una volta scoperto, né l’uso delle incudini e delle rote, se non quando potrà mutarle con più poderosi strumenti.»

Del bello nelle arti ornamentali, 1846
Fuga-esercito-austriaco_004
I milanesi mettono in fuga l’esercito austriaco comandato dal Generale Radetzky il 22 marzo 1848, litografia Brison e Corbetta, 1848.
Da Milano guardando all’Europa

Gli studi e le ricerche scientifiche di stampo politico di quegli anni mirano anche ad incoraggiare l’indipendenza del Lombardo-Veneto dall’Austria; per queste sue idee Carlo Cattaneo è condannato alla deportazione da parte del governo austriaco, decisione poi sospesa per ordine del viceré.

Allo scoppio dell’insurrezione popolare di Milano il 18 marzo 1848 aderisce alle idee democratiche ed entra nel Consiglio di Guerra, di cui diventa capo, ma a causa delle sue posizioni federaliste si scontra presto con la corrente moderata e unionista filopiemontese. Dopo il ritorno degli Austriaci a Milano (agosto 1848), Cattaneo è costretto a riparare con la moglie Anna Pyne Woodcock a Lugano, dove vive in esilio gli ultimi vent’anni della sua vita.

Carlo-Cattaneo-respinge-l’armistizio-_005
Carlo Cattaneo respinge l’armistizio il 20 marzo 1848, litografia della seconda metà dell’Ottocento.

«La più adulta e perfetta forma del nostro pensiero è la contemplazione scientifica:
la contemplazione dell'ordine universale, dell'ordine nella natura e nell'umanità.»

Carlo CattaneoPsicologia delle menti associate, 1859-1866

«La Scienza non appoggia il piede sul noto se non per farsene scala all’ignoto.»

Carlo CattaneoPrefazione Il Politecnico, 1839

«Solo la scienza può, nella contemplazione dell'immenso universo, assopir tutte le ire, disarmar tutte le vendette, stringere in consorzio fraterno tutte le genti.»

Carlo CattaneoProlusione a un Corso di Filosofia nel Liceo Ticinese, 1852

«Le nazioni europee devono congiungersi con altro nodo; non coll'unità materiale del dominio, ma col principio morale dell'eguaglianza e della libertà. Avremo pace vera, quando avremo li Stati Uniti d'Europa.»

Carlo CattaneoDell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra Memorie, 1849
IBSA-Foundation-logo-1C-L-negative
Lugano-cultura